Chiusura della fase preliminare per l’ex Ilva: 15 manifestazioni di interesse per il rilancio del polo siderurgico

di Redazione

Nella notte si è conclusa la fase preliminare della gara internazionale per l’ex Ilva, uno dei più importanti poli siderurgici italiani. Secondo quanto dichiarato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante un evento a Catania, sono state ricevute manifestazioni di interesse da parte di 15 attori nazionali e internazionali. Alcuni di questi hanno presentato offerte per l’intero asset produttivo, mentre altri si sono concentrati su singole parti dello stabilimento.

Il ministro Urso ha spiegato che ora si apre una nuova fase del processo: le aziende interessate potranno accedere a ulteriori informazioni utili per sviluppare i propri piani industriali, finanziari, ambientali e occupazionali. Al tempo stesso, se dovessero emergere nuovi interessati, questi potrebbero unirsi in cordata con gli attuali partecipanti o presentare nuove manifestazioni di interesse. Urso ha sottolineato che questa fase sarà decisiva per definire piani industriali tra loro concorrenti, con l’obiettivo di scegliere quello che meglio garantirà il rilancio della siderurgia italiana e la transizione verde del sito.

Il ministro ha inoltre evidenziato l’importanza della riconversione ambientale del sito, puntando a far diventare l’ex Ilva il più grande polo siderurgico green d’Europa. Questo obiettivo si inserisce nel più ampio quadro delle politiche industriali italiane, che mirano a coniugare la sostenibilità con la competitività del settore siderurgico, fondamentale per l’economia nazionale.

Urso ha ricordato l’intervento del governo a fine febbraio, quando il polo siderurgico era in una situazione critica: «Vi erano appena materie prime per quattro giorni e senza il nostro intervento sarebbe stato chiuso anche l’ultimo altoforno, portando al collasso». Grazie all’azione tempestiva, l’impianto è stato mantenuto operativo e ora si prospetta un nuovo futuro, con la possibilità di attrarre investimenti nazionali e internazionali.

Nei prossimi mesi, quindi, si entrerà in una fase decisiva per il futuro dell’ex Ilva. Le decisioni che verranno prese non solo influenzeranno la competitività del settore siderurgico italiano, ma contribuiranno anche alla transizione ecologica e allo sviluppo industriale sostenibile del Paese.

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