Caso Fedez, Lega contro la Rai: “Fuori il contratto con la società organizzatrice”. Interrogazione Ue dei 5S: “Vigilare su libertà espressione in Italia”

Interviene il capogruppo del Carroccio in commissione di Vigilanza: “Chiederemo approfondimenti per vedere se ci sono gli estremi per un esposto alla Corte dei Conti”. Il direttore del Tg3, Franco Di Mare: “Dichiarazioni di Fedez gravi e infamanti”. Santoro: “Represso il pensiero libero”

La Lega ora passa al contrattacco. Dopo il durissimo monologo del rapper Fedez dal palco del concerto del Primo maggio nei confronti di alcuni esponenti del partito di Matteo Salvini per il Ddl Zan con l’elenco delle loro prese di posizione su omosessualità e scelte di genere, ora è proprio il Carroccio ad alzare la voce.

E lo fa attraverso Massimiliano Capitanio, il capogruppo della Lega in commissione di Vigilanza Rai e segretario della bicamerale, che spiega quale sia l’intendimento della Lega sulla vicenda Rai-Fedez al centro dell’infuocata polemica: “Vogliamo vedere il contratto tra la società esterna che ha organizzato il Concertone e la Rai.

Dalle prime verifiche che ho fatto risulta che la Rai abbia speso circa 600mila euro tra costi esterni e costi di produzione. Chiederemo approfondimenti per vedere se ci sono gli estremi per un esposto alla Corte dei Conti”.

Intanto, l’eurodeputato 5 Stelle Dino Giarrusso fa sapere di aver presentato un’interrogazione al Parlamento europeo rispetto a quanto avvenuto al Concertone.  “L’Unione europea – dice – deve vigilare sulla libertà di espressione in Italia”.

Capitanio: “Nesuno dalla Lega ha letto prima l’intervento di Fedez”

Capitanio fa chiarezza: “Non mi risulta che nessuno della Lega abbia letto preventivamente l’intervento di Fedez, sicuramente nessuno della Vigilanza, anche perché non abbiamo mai avuto alcun atteggiamento censorio.

Chi poteva leggerlo sono invece i rappresentanti del Pd e del M5s che hanno lottizzato quella Rete. Dispiace vedere che alcuni giornali vogliano attribuire alla Lega responsabilità che stanno tutte a sinistra”.

Ora, dice, bisogna vedere il contratto di servizio della società esterna con la Rai per verificare anche per valutare se ci sono gli estremi “peresprimere un atto di indirizzo in Vigilanza, affinché l’Azienda di Servizio Pubblico impugni il contratto alla luce dei gravi errori che ci sono stati sul palco del Concertone e mi riferisco sia all’uso strumentale della festa dei lavoratori per parlare d’altro senza contraddittorio peraltro in una rete pubblica e sia al mancato controllo sulla promozione di marchi pubblicitari da parte di Fedez, cosa assolutamente vietata dalle policy Rai”.

 

fonte: La Repubblica

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