Brindisi, aspetta 5 ore al Pronto soccorso e poi muore dopo un intervento all’addome. Le figlie: nell’attesa solo l’antidolorifico

Il caso all’ospedale Perrino. La donna, Anna Picoco, aveva 63 anni. I familiari denunciano i medici e li accusano di aver sottovalutato il malessere della signora sulla quale è stata effettuata un’operazione d’urgenza

di Cesare Bechis

È arrivata al pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi alle 20.20 di venerdì 20 settembre in preda a dolori lancinanti all’addome, alle 22.10 le hanno dato un antidolorifico, alle 5 del giorno dopo è entrata in sala operatoria e ne è uscita alle 8. In serata la donna, Anna Picoco, 63 anni, è morta. Ora le figlie, assistite dall’avvocato Luca Leoci, hanno presentato una denuncia alla Procura di Brindisi perché intendono chiarire i vari passaggi medici, la tempistica del calvario subito dalla donna e se ci sono eventuali responsabilità della struttura sanitaria e dei medici intervenuti.

L’avvocato si è già recato in Procura

«Ho avviato la procedura per interfacciarmi con il pm – puntualizza l’avvocato Leoci – le figlie della signora vogliono che sia fatta piena luce su quanto accaduto alla mamma, se ci sono stati ritardi negli interventi e se questi eventuali ritardi possano essere state la causa della morte. La salma è ancora nella cella frigo della camera mortuaria dell’ospedale brindisino in attesa dell’autopsia di cui chiederò l’esecuzione al magistrato. Di più per ora non possiamo dire».

I primi segnali e la chiamata al 118

Secondo il racconto delle figlie di Anna Picoco, una 63enne residente a Brindisi, in buone condizioni di salute anche se con una storia di patologie antecedenti, la mamma ha cominciato a sentire dolori la sera del 20 settembre. Il medico curante, interpellato subito, ha diagnosticato un addome acuto, un dolore improvviso lancinante e improvviso. Lui stesso, segnalando una situazione critica, ha chiamato il 118 che ha trasportato la donna al pronto soccorso. Poco dopo le 22 le hanno dato l’antidolorifico, mezz’ora dopo l’hanno sottoposta ad un eco addome, alle 2 è entrata nel reparto di Chirurgia. E’ stata portata in sala operatoria alle 5 per un intervento chirurgico, alle 8 è uscita collegata all’ossigeno e rientrando in reparto. Domenica mattina, sul tardi, le figlie notano un peggioramento e quando rientrano in ospedale a pomeriggio inoltrato e il personale sanitario suggerisce loro di starle accanto «perché non c’era nulla da fare». Poche ore dopo la 63enne è morta. La denuncia è stata presentata ai carabinieri di Brindisi la mattina di lunedì 23 settembre.

 

FONTE: CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

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