Esordio con lapsus per il Presidente che presenta Zelensky chiamandolo Putin, e poi si corregge. Nella conferenza stampa al termine del vertice Nato, ha reagito con rabbia agli appelli lanciati anche dal suo partito a farsi da parte
Massimo Basile
AGI – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ribadito che non si ritirerà dalla corsa per la Casa Bianca. “Ho battuto Donald Trump – ha dichiarato – e lo batterò una seconda volta. Ho un lavoro da portare a termine”. In una conferenza stampa durata quasi un’ora, al termine del vertice Nato, rispondendo a una serie di domande della stampa, Biden ha reagito con rabbia agli appelli lanciati anche dal suo partito a farsi da parte, dopo la deludente prestazione nel duello televisivo con Trump.
C’era molta attesa negli americani, e ansia tra i Democratici, per le possibili amnesie di Biden, gli sbandamenti, i segni di declino, ma non ci sono stati disastri, a parte qualche passaggio a vuoto, come l’sordio con lapsus che presenta Zelensky chiamandolo Putin, e poi si corregge. O come quando ha confuso Kamala Harris con Trump, dicendo di “aver scelto Trump come vicepresidente perchè convinto che fosse qualificata a fare il presidente”. Il suo avversario ne ha approfittato per rilanciare il passaggio su Truth, dicendo “bravo Joe”, ma lo stesso tycoon è caduto nei giorni scorsi in una serie di gaffe, confondendo a sua volta nomi e fatti.
Kamala Harris al posto di Trump, la gaffe
Nel passaggio più problematico, quello in cui ha confuso Harris con Trump, Biden ha però promosso la sua vicepresidente, considerata da molti la sua possibile sostituta, definendola “qualificata fin dal primissimo momento a fare il presidente”. Biden ha superato la prova? Ha fermato l’emorragia di consensi all’interno del partito, tra i Democratici del Congresso? Lo vedremo nelle prossime ore, anche se appare difficile: almeno quattordici democratici del Congresso gli hanno chiesto pubblicamente di farsi da parte.
Ma intanto i commenti sui maggiori network americani, dalla Cnn a Msnbc, e sul New York Times, tv e giornali che avevano sostenuto il ritiro di Biden dalla corsa, sono stati positivi. Il presidente è apparso più grintoso del previsto e più lucido, anche se resta un uomo affaticato di 81 anni, con un incarico molto complesso: guidare il Paese più potente al mondo, un ruolo che non lascia spazio al riposo. Il fatto che la campagna di Trump abbia puntato tutto su una gaffe, è stato letto dai commentatori americani come un segnale che Biden non è stato cosi’ disastroso come i suoi avversari, interni ed esterni, speravano.
Be the first to comment on "Biden insiste: “Sono il più qualificato a battere Trump”. Poi le nuove gaffe"