Sulla vicenda del Palagiustizia di Bari arriva l’Inail. L’istituto proprietario dell’immobile di via Nazarianz, sede del tribunale penale, ha trasmesso ufficialmente al Comune di Bari la richiesta di proroga per i termini dello sgombero del palazzo. Una decisione arrivata dopo le parole del procuratore Giuseppe Volpe…
E sulla questione del Palagiustizia di Bari, dichiarato inagibile tre mesi fa e prossimo allo sgombero totale entro la fine di agosto, era tornato a farsi sentire anche il sindaco Antonio Decaro.
Ora arriva il passo dell’Inail, e il primo cittadino festeggia: “Finalmente è arrivata la richiesta di proroga auspicata da diverso tempo – spiega Decaro – Ora i tecnici del Comune si metteranno a lavoro per valutare le eventuali misure cautelative per concedere più tempo per il trasloco degli uffici giudiziari. Mi auguro che il ministero ora voglia cogliere questa opportunità per accelerare i tempi delle decisioni e individuare presto un nuovo immobile dove trasferire la sede del tribunale penale”.
La vicenda del palagiustizia è partita a fine maggio, quando il palazzo di via Nazariantz, sede da quasi quasi vent’anni di Procura e Tribunale penale di Bari, è stato dichiarato inagibile per rischio crollo.
Ne è seguita una ordinanza di sgombero da parte del Comune di Bari che ha dato 90 giorni per il trasloco (fino al prossimo 30 agosto). Nelle prime settimane dopo la dichiarazione di inagibilità, le udienze sono state celebrate in una tendopoli allestita nel cortile del palazzo. Poi un decreto legge ha sospeso fino al 30 settembre i processi senza detenuti e il ministero della Giustizia, competente per l’edilizia giudiziaria, ha avviato una ricerca di mercato finalizzata a individuare un immobile per accogliere gli uffici penali in attesa della realizzazione del polo unico della Giustizia.
Tale ricerca di mercato si è conclusa con la scelta di un palazzo nel quartiere Japigia, ex sede Inpdap, ma poi il 14 agosto l’aggiudicazione è stata revocata. A oggi gli unici palazzi disponibili sono l’ex sezione distaccata di Modugno per le udienze e un immobile in via Brigata Regina per la Procura, dove tuttavia non c’è spazio per tutto il personale.
A seguito di una nuova perizia tecnica che rassicurerebbe sul rischio crollo, la Procura ha chiesto quindi all’Inail, ente proprietario dell’immobile di via Nazariantz, di chiedere al Comune una proroga per lo sgombero. L’Inail, però, in una lettera inviata all’amministrazione comunale, si era limitata finora a dare il suo nulla osta alla richiesta della Procura, senza fare formalmente ed esplicitamente istanza di proroga. Ora, invece, quella richiesta è arrivata.
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