Un altro episodio dopo quello del 22 agosto a Locorotondo, quando l’aggressione venne diffusa attraverso un video. L’indignazione del sindacato Nsc e del deputato della Lega, Davide Bellomo
Due carabinieri in servizio a Rutigliano sono stati brutalmente aggrediti e feriti durante un intervento di servizio nella mattinata di ieri, 27 agosto. I due militari, stando a quanto riferisce il Nuovo sindacato dei carabinieri (Ns), sono stati colpiti con una spranga di ferro e una scala da una persona che voleva sottrarsi ai loro controlli. I militari sono intervenuti in seguito ad una segnalazione di un cittadino, che aveva notato un uomo intento a tagliare materiale ferroso. Alla vista degli uomini in divisa, l’individuo è fuggito ma è stato rintracciato poco dopo nei pressi della sua abitazione. In quel momento, nel tentativo di resistere ai controlli, ha attaccato i carabinieri con una spranga di ferro ed una scala. I due operatori sono stati costretti a richiedere le cure mediche e uno di loro ha riportato la frattura di un dito.
L’aggressione ai danni dei carabinieri di Rutigliano arriva a distanza di pochi giorni da un altro caso simile, avvenuto a Locorotondo lo scorso 22 agosto. In quella circostanza un carabiniere fu aggredito e strattonato da un uomo che lo colpì al volto.
«Appare chiaro – ha commentato il segretario generale regionale aggiunto di Nsc, Natalino Leobono – come a nulla sia servita l’indignazione espressa dalle più alte cariche dello Stato, dall’opinione pubblica e da questa sigla sindacale, in ultimo, per i fatti di Locorotondo». «Appare necessaria – aggiunge – la costituzione, non diversamente procrastinabile, di un tavolo tecnico, presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per l’elaborazione di soluzioni performanti a livello nazionale, analizzando l’attuale quadro normativo di riferimento». «Il Nuovo sindacato carabinieri – conclude il dirigente sindacale – è pronto e si rende disponibile a collaborare, avendo già costituito un gruppo di lavoro impegnato nello studio anche di eventuali pene accessorie».
Bellomo (Lega): «Serve un cambio culturale e sociale»
Sull’accaduto si è espresso anche il deputato pugliese della Lega, Davide Bellomo, componente della commissione giustizia della Camera.
«Occorre mettere in campo contromisure immediate per tutelare chi difende la sicurezza dei cittadini e rappresenta un argine alla delinquenza», afferma,. «Va bene un tavolo tecnico, ma oltre a una risposta in base al quadro normativo di riferimento, con eventuali pene accessorie, ne serve anche una di carattere culturale e sociale», aggiunge l’onorevole barese che annuncia «iniziative specifiche, per contrastare un fenomeno che ha in sé i germi dell’odio verso gli uomini in divisa e i loro legittimi comportamenti al servizio del bene collettivo». «Non è possibile, come è accaduto recentemente con riferimento a personaggi che avrebbero dovuto ricoprire ruoli di responsabilità nell’amministrazione a Bari, che le forze dell’ordine vengano viste, anche solo a parole, come un nemico e non come un aiuto costante per i cittadini», conclude.
fonte: CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
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