Dura la posizione di Marco Dell’Anna segretario UilTucs Puglia. «Abbiamo chiesto più volte alla Prefettura di Bari di essere convocati per esporre le nostre ragioni e condividere misure ed interventi per garantire maggiore sicurezza»
Auto in fiamme, sistemate sulla statale 96, per fermare la corsa di un furgone blindato portavalori e rapinarlo. È quanto accaduto poco prima delle 8 di questa mattina, sei novembre, vicino Toritto, in provincia di Bari. L’assalto, che non ha provocato feriti, sarebbe andato a buon fine e il bottino è da quantificare. Tre le squadre dei vigili del fuoco che sono intervenute per spegnere le fiamme. Sull’accaduto indagano i carabinieri. Ad agire sarebbe stato un commando composto da una decina di persone che avrebbe usato kalashnikov, bombe e auto date alle fiamme per bloccare il viaggio del blindato diretto ad Altamura. Nessuno è rimasto ferito. Il bottino è di circa un milione. Indagano i carabinieri
La rabbia dei sindacati
Questa mattina – spiega in una nota Marco Dell’Anna segretario UilTucs Puglia – abbiamo assistito all’ennesima tragedia mancata per poco, un assalto ai furgoni portavalori realizzato addirittura con l’esplosione di due bombe mentre gli equipaggi erano all’interno. Solo per una fortunata coincidenza le guardie giurate coinvolte non hanno perso la vita. E’ l’ennesimo segnale di un livello di criminalità violenta e disposta anche a far vittime pur di realizzare queste rapine. Siamo stanchi di dover registrare periodicamente questi assalti senza avere alcuna risposta dalle istituzioni che pure puntualmente coinvolgiamo. Sono anni che chiediamo più presenza delle forze dell’ordine per bonificare un territorio evidentemente sfuggito al controllo dello Stato. Eppure – aggiunge ancora – le tratte dei furgoni porta valori sono preventivamente comunicate alla questura. Abbiamo chiesto più volte alla Prefettura di Bari di essere convocati per esporre le nostre ragioni e condividere misure ed interventi atti a garantire maggiore sicurezza. Qui non siamo più da tempo di fronte ad un rischio fisiologico all’attività svolta, ma ci scontriamo con un livello di criminalità organizzata e preparata a vera e propria guerriglia urbana e paramilitare. Nelle prossime ore annunceremo un sit in di protesta nei pressi della prefettura, la tutela della sicurezza e dell’ incolumità di questi lavoratori deve rappresentare una priorità per il territorio e tutte le istituzioni. Questi assalti mettono a serio rischio la vita dei lavoratori e degli stessi cittadini. Noi non vogliamo essere spettatori passivi della prossima tragedia»
FONTE: CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
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