Il Pentagono conferma l’attacco che ha preso di mira almeno due navi commerciali e un cacciatorpediniere nello stretto di Bab el-Mandeb. La rivendicazione dei ribelli yemeniti Houthi che parlano di una una risposta alla guerra in corso su Gaza.
di Redazione
Alta tensione nel Mar Rosso mentre una nave da guerra statunitense, identificata come la USS Carney, è stata attaccata insieme a diverse imbarcazioni commerciali. Il Pentagono ha confermato l’evento, attribuendo l’azione ai ribelli Houthi, una milizia armata sciita che controlla una vasta parte del nord-ovest dello Yemen, con il sostegno finanziario e politico dell’Iran.
I ribelli Houthi hanno rivendicato l’attacco, definendo la nave statunitense come “nemico sionista” in una presunta risposta alla guerra in corso a Gaza. L’incidente ha innescato l’allarme dell’Autorità per il traffico marittimo commerciale britannica (Uktmo), che ha ricevuto segnalazioni di attività di droni e di una “possibile esplosione” nello stretto di Bab al-Mandab, che separa il Mar Rosso dall’Oceano Indiano e si trova nella direzione dello Yemen.
L’Uktmo e i consulenti per la sicurezza marittima Diaplous hanno successivamente confermato che almeno due navi commerciali e la USS Carney sono state effettivamente colpite da bombardamenti di droni provenienti dallo Yemen nello stretto di Bab al-Mandab.
Il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saria, ha dichiarato che “la Marina yemenita ha preso di mira due navi del nemico sionista nello stretto di Bab el-Mandeb in sostegno ai civili di Gaza”. Una delle navi colpite appartiene a una compagnia britannica di proprietà di Danny Ungar, figlio del magnate delle spedizioni israeliano Rami Ungar.
L’attacco, avvenuto intorno alle 10 del mattino a Sanaa, Yemen, secondo quanto riferito da un funzionario americano all’Associated Press, è durato circa cinque ore. La USS Carney ha risposto ai droni e ai missili provenienti dal territorio controllato dagli Houthi, intervenendo anche in soccorso delle navi commerciali coinvolte nell’incidente.
Il Pentagono ha dichiarato di essere al corrente degli attacchi e ha assicurato che fornirà ulteriori informazioni non appena saranno disponibili. La situazione continua a evolversi, alimentando preoccupazioni sulla stabilità della regione e sull’escalation delle tensioni.
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