Più forte della pandemia, in corso di svolgimento il salone internazionale Idex-2021. Presenti 900 espositori e previsti 70mila visitatori. Gli Emirati hanno firmato accordi per un valore complessivo di 1,36 miliardi di dollari. Pandemia e crisi del petrolio hanno fatto registrare un calo del 10% nella spesa regionale per gli armamenti.
Abu Dhabi (AsiaNews/Agenzie) – Il commercio di armi è ancora più forte della pandemia da coronavirus. Il primo, grande evento internazionale per la regione, quando l’emergenza sanitaria colpisce ancora in gran parte del mondo, si tiene in questi giorni ad Abu Dhabi, ed è stato inaugurato in pompa magna: Idex 2021, il più importante appuntamento dedicato al commercio degli armamenti in Medio oriente, insieme alla mostra di difesa navale Navadex. Attesi, fra mascherine, gel per l’igiene personale e richieste di distanziamento, decine di migliaia di persone.
Per favorire lo svolgimento della manifestazione, le autorità degli Emirati Arabi Uniti (Eau) hanno da un lato previsto una serie di misure di sicurezza e di procedure sanitarie da rispettare con rigore. Dall’altro hanno però deciso di esentare i visitatori internazionale al rispetto della quarantena prevista per tutti gli altri viaggiatori che fanno il loro ingresso nel Paese del Golfo.
Il salone internazionale Idex-2021 è in programma dal 21 al 25 febbraio presso la struttura espositiva dell’Abu Dhabi National Exhibition Center (Adnec) e rappresenta la più importante mostra nel settore della difesa e della sicurezza nella regione del Medio Oriente e dell’Africa. L’evento ha attirato 900 espositori da tutto il mondo; gli organizzatori si aspettano 70mila visitatori.
A margine della rassegna gli Eau hanno firmato accordi in armamenti con aziende locali e internazionali per un valore complessivo di 1,36 miliardi di dollari. Acquistati sistemi di ultima generazione da fornire alle Forze armate, pur a fronte di un calo complessivo nel comparto difesa a causa dell’emergenza sanitaria globale e per il crollo dei prezzi del petrolio. Secondo le previsioni, fra le nazioni del Golfo il calo nella spesa per armamenti dovrebbe assestarsi attorno al 10%, e solo nel 2024 sarà possibile riportare i valori del mercato ai livelli pre-pandemia.
Alla fiera hanno presenziato i principali funzionari degli Emirati, compreso il principe ereditario di Abu Dhabi Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Fra le assenze spicca invece quella degli Stati Uniti, il più grande esportatore mondiali di armi anche se alcune aziende americane hanno aderito – seppur mantenendo un basso profilo – allestendo in proprio alcuni padiglioni. Grandi investimenti, di contro, da parte della Cina e dell’Arabia Saudita, con Riyadh che ha promosso “Vision 2030”, il proprio programma di riforme economico-energetiche.
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