di ROCIOLA Savio
“Parole, parole, parole, Soltanto parole, Parole tra noi” diceva Mina, che fornisce un ottimo spunto all’ennesimo incipit di una storia, che tutto appare tranne che l’epilogo di quello che può accadere in una città che ama il territorio, la storia, le sue origini e tradizioni.
Infatti è proprio di questo che si vuole parlare, di tradizioni e storia, al momento non rispettate, ma che regalano una storia da film, con velenosi scambi di dialoghi tra le due parti chiamate in causa per un qualcosa di importante. Ecco cosa.. il Mennea Day (12 settembre) rimasto non solo vuoto sul calendario barlettano, quando per la città natale del campione olimpico doveva essere pieno di eventi commemorativi in onore di una persona che ha portato l’Italia e Barletta ad essere ricordata in diversi angoli del mondo per il suo oro olimpico nei 200m, ma perfino sui tanto amati social del Sindaco e del Comune di Barletta, molto utilizzati quest’anno per diffondere “glorie e meriti”.
Chi sono le parti chiamate in causa? Da un lato il G.S. AVIS Barletta, nella persona di Eusebio Haliti e dall’altro il comune di Barletta, rappresentato da Marcello De Gennaro, assessore allo sport. Un battibecco iniziato sui social e sui giornali per sottolineare un malcontento diffuso soprattutto dai più immersi nel mondo dell’atletica, per un qualcosa che ha visto il 12 settembre vuoto. Fondi non presenti, tempistiche non sufficienti, per la realizzazione di un qualcosa di importante a livello internazionale e la sistemazione dell’ormai rovinata “nuova” pista e la voglia di fare da parte di alcuni di Corso Vittorio Emanuele, ciò che è mancato per far compiere ad Haliti il suo “passo indietro”, dopo l’attivazione della macchina organizzativa, partita già a novembre 2022 con le prime richieste di organizzazione del “MenneaDay 2023”.
“La manifestazione si svolgerà il 14 ottobre” ha comunicato l’assessore allo sport Marcello De Gennaro, che poi ha continuato dicendo che farlo prima non sarebbe stato possibile poiché in bilancio non c’erano fondi sufficienti per finanziare l’evento per il cui allestimento il Gruppo Sportivo Avis Barletta aveva chiesto il contributo di 35mila euro. Il contributo poteva trovare copertura solo a bilancio approvato, quindi a fine luglio, ormai troppo tardi per organizzare un evento di quella portata secondo il gruppo sportivo Avis Barletta, promotore dell’iniziativa, ma che a dire dell’assessore, ci sarebbero stati i margini per avviare l’organizzazione dell’iniziativa, a prescindere dal contributo comunale o comunque accettando la cifra allora disponibile di 14mila euro.
Cassola, Trapani, Cassino, solo alcune delle città che hanno rispettato e onorato il 12 settembre, chi più e chi meno, mentre a Barletta il nulla, al momento, solo parole, per un qualcosa che si potrebbe chiudere con un “meglio tardi che mai”, come se tutto ciò fosse un contentino del quale anche Pietro Mennea dovrebbe sentirsi felice, ovunque lui adesso sia? Detto ciò, c’è solo grande attesa per un evento da onorare il prossimo ottobre, dopo un’assenza del “giorno di Mennea” al “Puttili”, sui social e sui calendari di molti, sperando che possa essere all’altezza, quasi definibile “ritardo giustificato”.
Savio Rociola
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